Scai Consulting srl

giovedì 26 maggio 2016

Il significato del colore nei disegni dei bambini

Oggi volevo parlare della scelta del colore  che i nostri bambini utilizzano nei disegni.
Mia figlia di 4 anni, in questo periodo, predilige il nero. Ovviamente da mamma ansiosa mi sono preoccupata ed ho iniziato a documentarmi su internet. 

Convegno sull'infertilità

Domani 27 maggio 2016 si terrà il convegno internazionale sull'infertilità e la necessità di un approccio interdisciplinare.

Volevo dedicare questo post ad una persona splendida, che ho conosciuto da poco e che si sta battendo per i diritti delle coppie. 

martedì 24 maggio 2016

Le regole di una sana sgridata

Ho trovato questo articolo sul sito di Riza, ho conosciuto il dott. Morelli e sinceramente non mi ha fatto una bella impressione, ma concordo con quanto scritto.
L'unica variabile che a mio avviso non è tenuta abbastanza in considerazione, è la stanchezza di una mamma.... una mamma sfinita e snervata dalla continua opposizione di un figlio (contare fino a 100 a volte non serve)
Ecco l'articolo:

sabato 21 maggio 2016

Ascoltare gli altri

Quante volte ci facciamo condizionare da quello che dicono le altre persone?
Quante volte prendiamo una decisione solo perché quella persona piuttosto che un'altra ci ha suggerito un determinato comportamento?
Ogni giorno qualcuno vuole dirci come dobbiamo comportarci, cosa dobbiamo fare, come dobbiamo parlare.

martedì 17 maggio 2016

Album fotografico per matrimonio

Circa un mese fa sono entrata nel negozio della thun per comprare un album fotografico.
Il mio obiettivo era di acquistare un album con il classico stile thun per confezionare il regalo di matrimonio per mia sorella.
Il regalo consisteva in denaro, mi sembrava troppo freddo come regalo, non è nel mio stile. Io preferisco fare regali significativi, curati nel particolare e con un valore affettivo più che economico.

giovedì 12 maggio 2016

Fiaba "il mio bambino dal mondo"

Questa è la fiaba originale che ho scritto mentre affrontavo il percorso adottivo. Nell'altro post ho inserito la versione modificata durante il mio ultimo tentativo di pma.... Fiaba che mi ha portato fortuna.


martedì 10 maggio 2016

Maternità e lavoro

Scrivo questo post per il tema del mese di #instamamme....

Per mia esperienza personale una donna che diventa madre è punita nell'ambito lavorativo. Partiamo analizzando il colloquio (purtroppo io ho fatto innumerevoli colloqui nell'arco della mia vita lavorativa). Mi è capitato di dover rispondere alle fatidiche domande "è sposata? ha figli?" Inevitabilmente la mia carriera presso quelle aziende si è conclusa in sede di colloquio.... coincidenza?

Quando sono rimasta incinta di mia figlia Victoria ero assunta a tempo pieno con un contratto indeterminato, pertanto la legge mi ha tutelato al 100%. Purtroppo la legge non mi ha tutelato per il pressing psicologico che ho subito.

Durante la gravidanza ho avuto problemi, pertanto ho chiesto il congedo per gravidanza a rischio. Ovviamente ho messo in difficoltà il mio titolare che, comunque, aiutavo da casa con la mia massima disponibilità.

Il rientro a lavoro post parto è stato psicologicamente devastante perché faccio parte di quella parte di donne che ha dovuto affrontare la depressione post parto che ha avuto un percorso particolare in quando non ha avuto inizio subito dopo la nascita di mia figlia ma dopo circa due/tre mesi, esattamente in concomitanza al rientro in ufficio.
Ovviamente non ero in grado di andare a lavoro, pertanto ho chiesto una parte del congedo facoltativo (non tutto) . Il pressing psicologico da parte del mio titolare per rientrare a lavoro era più pesante della depressione stessa, pertanto, sono rientrata chiedendo un part-time che mi è stato gentilmente concesso.

Quando mia figlia ha iniziato l'asilo (scuola materna) ho richiesto di poter lavorare part-time al mattino (il mio orario da contratto era al pomeriggio). In questo caso la mia richiesta non è stata accettata, pertanto mi sono trovata a portare mia figlia a scuola al mattino, stando a casa senza necessità e portare mia figlia dalla nonna al pomeriggio per andare in ufficio. In pratica avevo chiesto il part-time per crescere e godermi mia figlia e, per assurdo, stavo senza vederla tutto il giorno. Inevitabilmente mi sono dovuta licenziare...

Ora lavoro da casa, facendo siti internet, web marketing e contabilità per un'azienda di Roma (www.scaiconsultingsrl.com)

Punti di vista

Oggi voglio parlare di punti di vista.

Perché questo post? Perché mi rendo conto che nella vita di tutti i giorni manca l'empatia. Sinceramente non conoscevo il significato di questo termine, l'ho imparato guardando il cartone Daniel Tiger insieme a mia figlia Victoria.

Empatia:  Capacità di un individuo di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d'animo di un'altra persona

Perché prima di giudicare non proviamo a metterci nei panni degli altri?

Vi propongo un paio di scenari di vita quotidiana ed il mio punto di vista (meglio dire critiche) pre e post l'arrivo di mia figlia.....

Scenario: mamma al supermercato alle prese con un capriccio del figlio. Ferma e decisa a non cedere all'ennesimo capriccio della giornata.

Mia reazione pre Victoria: "ma come fa una mamma a negare un pacchetto di patatine al figlio??? Io proprio non capisco. È proprio vero che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane. Se io avessi la fortuna di essere madre non mi comporterei così"

Mia reazione post Victoria: esattamente lo stesso comportamento della madre dello scenario

Scenario: madre in preda allo sclero che dà una sculacciata al figlio

Mia reazione pre Victoria: "io non picchierò mai mio figlio, che madre snaturata.... certe donne non si meritano di essere madri"

Mia reazione post Victoria: esattamente lo stesso comportamento della madre nello scenario, che continuerà a sentirsi in colpa per tutto il giorno per la reazione che ha avuto.

Di scenari ce ne sono infiniti. Tutti critichiamo e siamo criticati..... il mio pensiero di oggi è questo: 

Non abbiamo il tempo di osservare o ascoltare gli altri; c’è appena il tempo di dirne male.
(Henry Becque)

Buona giornata....

lunedì 9 maggio 2016

Fiaba scritta durante la pma

C'era una volta una principessa di nome Cleopatra che viveva in un castello incantato con il suo principe azzurro Leopoldo.
I due si amavano alla follia, erano sempre insieme, non potevano stare l'uno lontano dall'altra. Erano molto felici e nel loro castello regnava un immenso amore che indusse la coppia a cercare un figlio.

Benvenute sul blog MAMME NEL CUORE



Benvenute sul mio blog "Mamme nel cuore" che ho creato per condividere impressioni, esperienze e trucchi per sopravvivere al difficile compito di diventare madre.